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SIF Bari 2023

L’impatto della trasformazione digitale sui modelli di business

Location

Grande Albergo delle Nazioni e Teatro Comunale Niccolò Piccinni

Date

18 e 19 maggio 2023

Dal 2015 SIF – Strategy Innovation Forum riunisce ogni anno a Venezia l’unico think tank italiano in materia di innovazione strategica. Il forum coinvolge imprenditori, manager, professionisti, accademici e figure politiche per creare e diffondere conoscenza e relazioni, a favore della trasformazione del sistema imprenditoriale.

In seguito alla recente partnership tra Strategy Innovation e l’Università LUM, da cui è nata LUM Strategy Innovation, si vuole portare il successo del format di SIF in Puglia. In questa regione il tessuto imprenditoriale locale presenta un alto potenziale per applicare le più moderne metodologie dell’innovazione strategica e fare da traino all’economia dell’Italia Meridionale.

18

maggio 2023

Ore 17:00 > 20:00

Grande Albergo

delle Nazioni

17.00 – 17.30 Accoglienza

La trasformazione digitale apre grandi opportunità per le imprese italiane sul fronte dell’efficientamento dei processi, della riduzione dei costi e del miglioramento della produttività̀ abilitando su larga scala la capacità di produzione personalizzata. Ma permette anche il ripensamento dei prodotti, l’introduzione di nuovi servizi pre e post-vendita e il miglioramento della capacità di reagire rapidamente alle esigenze del mercato e, in ultima analisi, la ridefinizione dei modelli di business.

L’innovazione tecnologica dei processi e prodotti che caratterizza la rivoluzione industriale in atto potrà spiegare tutto il suo potenziale solo se accompagnata da un’innovazione strategica del modello di business che permetta di “cambiare le regole del gioco”.

17.30 > 19.00

L'impatto della Trasformazione Digitale sui Modelli di Business

Inspirational speech

Laurea in Economia Aziendale in Bocconi, MBA alla Wharton School di Philadelphia e i primi anni professionali in McKinsey. Corrado Passera ha improntato il suo percorso professionale sulla sfida per l’innovazione: da Olivetti ad illimity, passando per Poste, Intesa Sanpaolo e l’incarico di Governo come Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel 2018 ha dato vita a illimity, il Gruppo bancario ad alto tasso tecnologico, quotato sul segmento STAR di Borsa Italiana dal 10 settembre 2020, nato con l’obiettivo di rispondere a specifiche esigenze di mercato attraverso un business model innovativo e specializzato.

Modera


Consulente per la comunicazione di centri di ricerca, pmi innovative e startup, Luca Barbieri è imprenditore e giornalista. Dopo 13 anni in rcs, dove ha collaborato alla nascita e al lancio di Corriere Innovazione, ha co-fondato Blum, società di consulenza che aiuta imprese innovative e centri di ricerca a crescere attraverso comunicazione, media relation ed eventi. Investitore e mentor di numerose startup, insegna Linguaggio Giornalistico all’Università di Padova e Comunicazione dell’Innovazione al moim, Master in Open Innovation Management dello stesso ateneo. Il suo ultimo libro è «Comunicare Innovazione e Impresa. Le regole del gioco per far parlar di sé» (Ayros Editore).

Tavola rotonda

Alberto Baban è Cavaliere al Merito delle Repubblica Italiana. Dopo il diploma frequenta il corso per Ufficiali di complemento del corpo militare del Genio‭. ‬Comincia la sua carriera lavorativa come agente di commercio nel settore materie plastiche e prosegue come dipendente per la stessa azienda come assistente alla direzione commerciale‭. ‬L’ambizione di provare a fare un lavoro indipendente lo spinge a fondare le sue prime attività imprenditoriali anche se non supportato da risorse finanziarie‭. ‬Una di queste startup si chiama Tapì che fonda come srl nel 2000 e che vende nel Dicembre 2016 portandola da zero a 40 milioni€ di fatturato con sedi produttive in Messico e Argentina, 100 dipendenti in Italia e 400 all’estero‭. ‬
Nel 2011 fonda una Società per Azioni che oggi conta 73 soci imprenditori Veneti‭. ‬Un network che investe in aziende del territorio per il loro rilancio‭. ‬L’esempio più rilevante è Fantic Motor S‭.‬p‭.‬a‭.. ‬Acquisita nel 2015 passa da 800K ai 200€ di fatturato nel 2022 includendo l’acquisizione di Motori Minarelli e Bottecchia Le società che fanno riferimento a VeNetWork nel 2022 contano oltre 1100 dipendenti.
E’ titolare di Perdieci s‭.‬r‭.‬l‭. ‬Holding, ovvero holding di partecipazioni che condivide il management che governa diverse aziende acquisite negli ultimi 3 anni‭. ‬Attualmente sono cinque imprese Venete in diversi settori dalle “enclosures per l’elettronica”, agli essiccatoi per cereali , alle carpenterie e alle scaffalature industriali‭. ‬50 mln€ il consolidato con 200 dipendenti
Dal 2011 al 2013 è stato Vice Presidente Confindustria Veneto e Presidente PMI Confindustria Veneto; dal 2013 al 2017 è stato Presidente Nazionale PMI CONFINDUSTRIA e Vice Presidente Nazionale CONFINDUSTRIA. E’ Board member e Vice Presidente dal 2016 di UNICEF Italia. Fa parte del Board di moltissime realtà aziendali.

Attivista, esperto di innovazione, lavoro e industria.È cofondatore con Luciano Floridi della start up civica BASE Italia. Segretario Generale dei Metalmeccanici Cisl dal 2014 al 2020, è considerato il “padre” del diritto soggettivo alla formazione. Dal 2018 è membro della Commissione Esperti del Mise per una strategia nazionale Italiana sull’Intelligenza Artificiale. Nello stesso anno insieme all’allora Ministro dello Sviluppo Economico scrive “Il piano industriale per l’Italia delle competenze e con Massimo Chiriatti il Manifesto “Blockchain Italia per un nuovo bene pubblico
digitale” pubblicato su IlSole24Ore. Nel 2020 promuove InnovAction la rete italiana dei centri di eccellenza di innovazione e trasferimento tecnologico.

È presidente e amministratore delegato di Exprivia SpA, gruppo internazionale leader in consulenza di processo, servizi tecnologici e soluzioni di Information Technology per i mercati banche e finanza, industria, energia, telecomunicazioni, utility, sanità e pubblica amministrazione. Dopo la laurea in scienze dell’informazione conseguita a Bari, crea Abaco Software e, successivamente, Abaco System & Services assumendone la carica di amministratore unico.
Nel 2001 le due società si fondono trasformandosi in una SpA guidata da Favuzzi, in qualità di amministratore. Nel 2005 compie un’ulteriore fusione di Abaco in AISoftw@re, azienda quotata in Borsa Italiana dal 2000 e specializzata in soluzioni software per il settore bancario e medicale.
Da questa operazione nasce Exprivia di cui, nel 2006, diviene amministratore delegato e poi presidente. Nel corso degli anni l’azienda ha conquistato una posizione di leadership in Italia e una presenza significativa sui mercati esteri. Dal 2011 fa parte del Consiglio direttivo di Anitec-Assinform e dal 2013 è membro del Consiglio Generale di Confindustria Digitale. Dal 2013 al 2017 è stato Presidente di Confindustria Puglia e membro del Consiglio Generale di Confindustria Nazionale e del Consiglio delle Rappresentanze Regionali di Confindustria. Da maggio 2015 è componente del Consiglio di Reggenza con funzioni di censore della sede di Bari di Banca d’Italia e dal 2019 al 2022 ha assunto la carica di presidente del Distretto Meccatronico Regionale e Digital Innovation Hub della Regione Puglia.
Da dicembre 2017 a maggio 2020 ha ricoperto il ruolo di presidente di Italtel SpA, storica società italiana che opera nel mercato ICT. Dal 2020 è entrato a far parte del Consiglio direttivo della Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro e del Gruppo Mezzogiorno di cui è vice presidente. È parte del consiglio di Presidenza di Anitec-Assinform – Associazione Italiana per l’Information and Communication Technology (ICT) aderente a Confindustria e nel 2022 viene eletto vice presidente con deleghe a filiere e territori.

Nata in una famiglia di imprenditori attivi nel settore dei lavori pubblici e delle infrastrutture stradali, ha più volte cambiato residenza, includendo permanenze di svariati anni negli Stati Uniti e in Svizzera.
Dal 2000 lavora nelle aziende di famiglia ed è oggi a capo di una delle aziende del gruppo -le ​Terme di Margherita di Savoia- dove ricopre la carica di ​Amministratore Unico​ occupandosi delle Terme, del ​Grand Hotel Terme con l’annesso ​lido balneare e del ristorante AQUA​, della SPA Acqua di Sale e dei ​prodotti cosmetici e dispositivi medici a marchio Terme.
Negli anni ha ampliato l’attività occupandosi di ​Real Estate con la riqualificazione di edifici storici quali ​Palazzo San Giorgio e Palazzo Nigretti su Trani e poi​ Palazzo Novecento a Margherita di Savoia.
Si laurea in ​Giurisprudenza a pieni voti alla ​LUISS​, dove segue anche un Corso di ​Management per Piccole Imprese​.
In seguito frequenta un Corso di ​Marketing Internazionale e un Corso di ​General Management del Comparto Alberghiero​ alla ​SDA Bocconi​.
È Presidente Nazionale di Federturismo Confindustria e vicepresidente vicaria di Confindustria Bari e BAT. Sempre in Confindustria è anche vicepresidente di Federterme e membro del Consiglio Direttivo di AICA Confindustria Alberghi. È inoltre componente del consiglio di EBIT.
Siede nel ​Consiglio della CCIAA di Bari​ e ​nel CdA della ​Nuova Fiera del Levante di Bari. È inoltre componente di alcuni CdA di società private.

Alberto Baban è Cavaliere al Merito delle Repubblica Italiana. Dopo il diploma frequenta il corso per Ufficiali di complemento del corpo militare del Genio‭. ‬Comincia la sua carriera lavorativa come agente di commercio nel settore materie plastiche e prosegue come dipendente per la stessa azienda come assistente alla direzione commerciale‭. ‬L’ambizione di provare a fare un lavoro indipendente lo spinge a fondare le sue prime attività imprenditoriali anche se non supportato da risorse finanziarie‭. ‬Una di queste startup si chiama Tapì che fonda come srl nel 2000 e che vende nel Dicembre 2016 portandola da zero a 40 milioni€ di fatturato con sedi produttive in Messico e Argentina, 100 dipendenti in Italia e 400 all’estero‭. ‬
Nel 2011 fonda una Società per Azioni che oggi conta 73 soci imprenditori Veneti‭. ‬Un network che investe in aziende del territorio per il loro rilancio‭. ‬L’esempio più rilevante è Fantic Motor S‭.‬p‭.‬a‭.. ‬Acquisita nel 2015 passa da 800K ai 200€ di fatturato nel 2022 includendo l’acquisizione di Motori Minarelli e Bottecchia Le società che fanno riferimento a VeNetWork nel 2022 contano oltre 1100 dipendenti.
E’ titolare di Perdieci s‭.‬r‭.‬l‭. ‬Holding, ovvero holding di partecipazioni che condivide il management che governa diverse aziende acquisite negli ultimi 3 anni‭. ‬Attualmente sono cinque imprese Venete in diversi settori dalle “enclosures per l’elettronica”, agli essiccatoi per cereali , alle carpenterie e alle scaffalature industriali‭. ‬50 mln€ il consolidato con 200 dipendenti
Dal 2011 al 2013 è stato Vice Presidente Confindustria Veneto e Presidente PMI Confindustria Veneto; dal 2013 al 2017 è stato Presidente Nazionale PMI CONFINDUSTRIA e Vice Presidente Nazionale CONFINDUSTRIA. E’ Board member e Vice Presidente dal 2016 di UNICEF Italia. Fa parte del Board di moltissime realtà aziendali.

Attivista, esperto di innovazione, lavoro e industria.È cofondatore con Luciano Floridi della start up civica BASE Italia. Segretario Generale dei Metalmeccanici Cisl dal 2014 al 2020, è considerato il “padre” del diritto soggettivo alla formazione. Dal 2018 è membro della Commissione Esperti del Mise per una strategia nazionale Italiana sull’Intelligenza Artificiale. Nello stesso anno insieme all’allora Ministro dello Sviluppo Economico scrive “Il piano industriale per l’Italia delle competenze e con Massimo Chiriatti il Manifesto “Blockchain Italia per un nuovo bene pubblico
digitale” pubblicato su IlSole24Ore. Nel 2020 promuove InnovAction la rete italiana dei centri di eccellenza di innovazione e trasferimento tecnologico.

È presidente e amministratore delegato di Exprivia SpA, gruppo internazionale leader in consulenza di processo, servizi tecnologici e soluzioni di Information Technology per i mercati banche e finanza, industria, energia, telecomunicazioni, utility, sanità e pubblica amministrazione. Dopo la laurea in scienze dell’informazione conseguita a Bari, crea Abaco Software e, successivamente, Abaco System & Services assumendone la carica di amministratore unico.
Nel 2001 le due società si fondono trasformandosi in una SpA guidata da Favuzzi, in qualità di amministratore. Nel 2005 compie un’ulteriore fusione di Abaco in AISoftw@re, azienda quotata in Borsa Italiana dal 2000 e specializzata in soluzioni software per il settore bancario e medicale.
Da questa operazione nasce Exprivia di cui, nel 2006, diviene amministratore delegato e poi presidente. Nel corso degli anni l’azienda ha conquistato una posizione di leadership in Italia e una presenza significativa sui mercati esteri. Dal 2011 fa parte del Consiglio direttivo di Anitec-Assinform e dal 2013 è membro del Consiglio Generale di Confindustria Digitale. Dal 2013 al 2017 è stato Presidente di Confindustria Puglia e membro del Consiglio Generale di Confindustria Nazionale e del Consiglio delle Rappresentanze Regionali di Confindustria. Da maggio 2015 è componente del Consiglio di Reggenza con funzioni di censore della sede di Bari di Banca d’Italia e dal 2019 al 2022 ha assunto la carica di presidente del Distretto Meccatronico Regionale e Digital Innovation Hub della Regione Puglia.
Da dicembre 2017 a maggio 2020 ha ricoperto il ruolo di presidente di Italtel SpA, storica società italiana che opera nel mercato ICT. Dal 2020 è entrato a far parte del Consiglio direttivo della Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro e del Gruppo Mezzogiorno di cui è vice presidente. È parte del consiglio di Presidenza di Anitec-Assinform – Associazione Italiana per l’Information and Communication Technology (ICT) aderente a Confindustria e nel 2022 viene eletto vice presidente con deleghe a filiere e territori.

Nata in una famiglia di imprenditori attivi nel settore dei lavori pubblici e delle infrastrutture stradali, ha più volte cambiato residenza, includendo permanenze di svariati anni negli Stati Uniti e in Svizzera.
Dal 2000 lavora nelle aziende di famiglia ed è oggi a capo di una delle aziende del gruppo -le ​Terme di Margherita di Savoia- dove ricopre la carica di ​Amministratore Unico​ occupandosi delle Terme, del ​Grand Hotel Terme con l’annesso ​lido balneare e del ristorante AQUA​, della SPA Acqua di Sale e dei ​prodotti cosmetici e dispositivi medici a marchio Terme.
Negli anni ha ampliato l’attività occupandosi di ​Real Estate con la riqualificazione di edifici storici quali ​Palazzo San Giorgio e Palazzo Nigretti su Trani e poi​ Palazzo Novecento a Margherita di Savoia.
Si laurea in ​Giurisprudenza a pieni voti alla ​LUISS​, dove segue anche un Corso di ​Management per Piccole Imprese​.
In seguito frequenta un Corso di ​Marketing Internazionale e un Corso di ​General Management del Comparto Alberghiero​ alla ​SDA Bocconi​.
È Presidente Nazionale di Federturismo Confindustria e vicepresidente vicaria di Confindustria Bari e BAT. Sempre in Confindustria è anche vicepresidente di Federterme e membro del Consiglio Direttivo di AICA Confindustria Alberghi. È inoltre componente del consiglio di EBIT.
Siede nel ​Consiglio della CCIAA di Bari​ e ​nel CdA della ​Nuova Fiera del Levante di Bari. È inoltre componente di alcuni CdA di società private.

19.00 > 20.00

Digital & Sustainable Business Model

La trasformazione digitale accelera lo sviluppo di modelli di business sostenibili, abilitando nuovi processi e prodotti che permettano il disaccoppiamento dell’uso delle risorse dalla crescita economica. Essa, al pari dell’economia circolare, mira innanzitutto a ottimizzare l’uso delle risorse, monitorandone il consumo per aumentare l’efficienza operativa. L’abbondanza di dati e il moltiplicarsi delle possibilità d’interconnessione di impianti, anche distanti tra loro, contribuisce poi a rendere il passaggio a un’economia circolare più facile ed economico.

Inspirational speech

Filosofo tech, research affiliate e fellow (MIT Boston), adjunct professor (UNIMORE), startup advisor e instructor, Cosimo Accoto matura il suo percorso professionale nella consulenza strategica di management e prima ancora nell’industria dei dati, del software e della business computation. Molti i suoi interessi di ricerca: filosofia del codice software, sensori e dati, automazione e intelligenza artificiale, blockchain e smart contract, stack e platform thinking, computazione quantistica, realtà estese e metaversi, sostenibilità ecotecnica. Pubblica su Economia & Management (SDA Bocconi), Harvard Business Review, Sole 24Ore, Sistemi & Impresa, Aspenia, MIT Sloan Management Review. È autore di un’originale trilogia filosofica sulla civiltà digitale: Il mondo in sintesi (2022), Il mondo ex machina (2019), Il mondo dato (2017) ora tradotto anche in cinese. È ospite di programmi televisivi (Codice, Rai1) e radiofonici (Smart City, Radio24) dedicati all’innovazione culturale e tecnologica. È speaker, contributor e discussant per TEHA Ambrosetti, Aspen Institute, Harvard Business Review.

Modera

Senior manager con esperienza ventennale in marketing e internazionalizzazione, gestendo investimenti e programmi di formazione sull’innovazione per imprese pubbliche e private in Italia, UK, Medio Oriente e Africa (Sudafrica e Mozambico). Le sue esperienze principali sono alla Camera di Commercio di Milano, The World Bank Group e Regione del Veneto. Precedentemente titolare di un’agenzia di eventi con sede a Milano e professore a contratto di Cultural Events Design presso un’università privata di Roma, ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche a Gorizia e un Master in Innovazione Strategica a Venezia.

Tavola rotonda

Da aprile 2021 Gianmatteo Manghi è l’Amministratore Delegato di Cisco Italia. 

La sua esperienza in Cisco è iniziata nel 2000 dopo precedenti esperienze prima in Ericsson – dove ha ricoperto anche il ruolo di co-responsabile di un progetto di joint-venture con un’azienda americana di consulenza e sviluppo soluzioni Internet – e successivamente in Digital Equipment. 

Per Cisco Gianmatteo Manghi ha ricoperto vari ruoli di management in ambito vendite, con responsabilità sempre più elevate. 

E’ stato Regional Sales Manager nel segmento Alternative Service Provider e, dal 2006, Direttore della divisione SP Challengers & Media per l’Italia. 

Dal 2009 al 2013, come South Collaboration Sales Director, ha guidato per i Paesi del Sud Europa l’espansione di questo segmento, gestendo anche l’integrazione dei team Webex e Tandberg  nei Paesi di sua competenza, a seguito dell’acquisizione delle relative aziende da parte di Cisco.

Nel 2013 e per gli ultimi sette anni, prima di assumere il suo nuovo ruolo di Amministratore Delegato, è stato Direttore Commerciale di Cisco Italia, responsabile dei clienti global, enterprise e del settore pubblico. 

Gianmatteo Manghi affianca all’attività in Cisco un impegno costante legato alla formazione in ambito ICT.  Dal 2008 è partner del Consorzio Elis, un ente non profit appartenente alla rete italiana delle Cisco Networking Academy che si occupa di formazione e riqualificazione professionale con l’obiettivo di superare il gap di competenze digitali nel nostro paese. 

Dal 2019 è inoltre Teaching Fellow dell’Università LUISS. 

Gianmatteo Manghi ha 58 anni, è laureato in Economia e Commercio all’Università La Sapienza e vive a Roma con la moglie e i due figli.


Responsabile del mercato Retail Italia di Eni Plenitude SpA, e cioè di assicurare il conseguimento degli obiettivi di redditività del mercato retail (clienti consumer/business, offerte commodity/extra-commodity/efficienza energetica) attraverso il presidio e la gestione di tutte le leve di conto economico. Dopo la laurea in Ingegneria Elettronica sono entrato in Esso Italiana SpA come Key Account Manager per poi iniziare nel 2000 una carriera in Vodafone Omnitel N.V. Dopo aver ricoperto diversi ruoli in ambito sales & marketing, nel 2005 ho iniziato ad occuparmi di Customer Relations e Operations gestendo inizialmente strutture operative e in seguito strutture dedicate alla definizione delle strategie di CRM, di tutti i processi e sistemi di customer operation.
Nel 2010 ho portato la mia esperienza nella Divisione Gas & Power di Eni come responsabile Customer Care, dove ho conseguito significativi risultati in termini di miglioramento di tutte le performance quantitative e qualitative del Customer Care, effettuando un lavoro di revisione dei processi e apportando diversi cambiamenti nella gestione dei partners in ambito BPO.
Nel corso degli ultimi anni ho ampliato ancor più le mie esperienze, ricoprendo ruoli sempre maggiori, fino a ricoprire nel dicembre 2020 la posizione di responsabile del Value Stream Retail Customers di Eni gas e luce SpA.
Dal 15 giugno 2022 sono responsabile del mercato Retail Italia di Eni Plenitude SpA

Giorgio Veronesi ricopre il ruolo di Senior Vice President ICT e Innovation in Snam, con responsabilità sulle tecnologie digitali IT ed OT, la supervisione dei programmi di innovazione del gruppo ed in particolare l’adozione delle nuove tecnologie IoT, AI, 5G, Edge e Cloud.
In precedenza, ha lavorato per 19 anni in Microsoft come responsabile per l’Italia e per l’Europa della delivery dei servizi di consulenza e supporto del gruppo.
Giorgio è laureato in Ingegneria Informatica al politecnico di Milano ed è specializzato in Artificial Intelligence, Automazione e processi di collaborazione in particolare nei settori Energy e Manufacturing

Da aprile 2021 Gianmatteo Manghi è l’Amministratore Delegato di Cisco Italia.
La sua esperienza in Cisco è iniziata nel 2000 dopo precedenti esperienze prima in Ericsson – dove ha ricoperto anche il ruolo di co-responsabile di un progetto di joint-venture con un’azienda americana di consulenza e sviluppo soluzioni Internet – e successivamente in Digital Equipment.
Per Cisco Gianmatteo Manghi ha ricoperto vari ruoli di management in ambito vendite, con responsabilità sempre più elevate.
E’ stato Regional Sales Manager nel segmento Alternative Service Provider e, dal 2006, Direttore della divisione SP Challengers & Media per l’Italia.
Dal 2009 al 2013, come South Collaboration Sales Director, ha guidato per i Paesi del Sud Europa l’espansione di questo segmento, gestendo anche l’integrazione dei team Webex e Tandberg nei Paesi di sua competenza, a seguito dell’acquisizione delle relative aziende da parte di Cisco.
Nel 2013 e per gli ultimi sette anni, prima di assumere il suo nuovo ruolo di Amministratore Delegato, è stato Direttore Commerciale di Cisco Italia, responsabile dei clienti global, enterprise e del settore pubblico.
Gianmatteo Manghi affianca all’attività in Cisco un impegno costante legato alla formazione in ambito ICT. Dal 2008 è partner del Consorzio Elis, un ente non profit appartenente alla rete italiana delle Cisco Networking Academy che si occupa di formazione e riqualificazione professionale con l’obiettivo di superare il gap di competenze digitali nel nostro paese.
Dal 2019 è inoltre Teaching Fellow dell’Università LUISS.
Gianmatteo Manghi ha 58 anni, è laureato in Economia e Commercio all’Università La Sapienza e vive a Roma con la moglie e i due figli.

Responsabile del mercato Retail Italia di Eni Plenitude SpA, e cioè di assicurare il conseguimento degli obiettivi di redditività del mercato retail (clienti consumer/business, offerte commodity/extra-commodity/efficienza energetica) attraverso il presidio e la gestione di tutte le leve di conto economico. Dopo la laurea in Ingegneria Elettronica sono entrato in Esso Italiana SpA come Key Account Manager per poi iniziare nel 2000 una carriera in Vodafone Omnitel N.V. Dopo aver ricoperto diversi ruoli in ambito sales & marketing, nel 2005 ho iniziato ad occuparmi di Customer Relations e Operations gestendo inizialmente strutture operative e in seguito strutture dedicate alla definizione delle strategie di CRM, di tutti i processi e sistemi di customer operation.
Nel 2010 ho portato la mia esperienza nella Divisione Gas & Power di Eni come responsabile Customer Care, dove ho conseguito significativi risultati in termini di miglioramento di tutte le performance quantitative e qualitative del Customer Care, effettuando un lavoro di revisione dei processi e apportando diversi cambiamenti nella gestione dei partners in ambito BPO.
Nel corso degli ultimi anni ho ampliato ancor più le mie esperienze, ricoprendo ruoli sempre maggiori, fino a ricoprire nel dicembre 2020 la posizione di responsabile del Value Stream Retail Customers di Eni gas e luce SpA.
Dal 15 giugno 2022 sono responsabile del mercato Retail Italia di Eni Plenitude SpA

Giorgio Veronesi ricopre il ruolo di Senior Vice President ICT e Innovation in Snam, con responsabilità sulle tecnologie digitali IT ed OT, la supervisione dei programmi di innovazione del gruppo ed in particolare l’adozione delle nuove tecnologie IoT, AI, 5G, Edge e Cloud.
In precedenza, ha lavorato per 19 anni in Microsoft come responsabile per l’Italia e per l’Europa della delivery dei servizi di consulenza e supporto del gruppo.
Giorgio è laureato in Ingegneria Informatica al politecnico di Milano ed è specializzato in Artificial Intelligence, Automazione e processi di collaborazione in particolare nei settori Energy e Manufacturing

19

maggio 2023

Ore 08.30 > 17.30

Teatro Comunale

Niccolò Piccinni

8.30 – 9.00 Accoglienza

9.00 > 9.15

Saluti istituzionali

La prima edizione di SIF a Bari è l’occasione per creare un interscambio e un’opportunità di networking tra il tessuto imprenditoriale del Nord Est e Sud Est dell’Italia. Strategy Innovation Forum – Bari Edition nasce con l’obiettivo di avvicinare il mondo imprenditoriale a quello accademico, rendendo la ricerca scientifica a disposizione delle imprese e avvicinando il tema dell’innovazione e, nello specifico quella strategica, agli imprenditori. Bari, ma più in generale la Puglia, è caratterizzata da un alto potenziale delle sue organizzazioni nell’applicare le più moderne metodologie dell’innovazione strategica e fare da traino all’economia dell’Italia Meridionale.

Rettore dell’Università LUM “Giuseppe Degennaro”. Laureato in Economia Aziendale presso l’Universita Bocconi di Milano, ha conseguito il Ph.D in Economia Aziendale e Management presso la medesima Università. Professore ordinario di Economia Aziendale e di Business Model Innovation presso l’Università LUM, dove ha ricoperto altresì la carica di Preside della Facoltà di Economia e di Prorettore all’internazionalizzazione. Docente di Strategia Competitiva presso l’Università Bocconi di Milano. Fellow presso la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi dove ha diretto programmi nazionali e internazionali. Ha partecipato al Global Colloquium for Participant Centered Learning presso la Harvard Business School di Boston nel 2011. È stato Visiting Scholar presso il Dipartimento Connection Science del MIT di Boston nel 2019. Presidente di LUM Strategy Innovation. Membro del Comitato di Governo di LUM Enterprise. Membro del Consiglio di Sorveglianza del programma FESR 2021-27 della Regione Puglia.

Rettore dell’Università LUM “Giuseppe Degennaro”. Laureato in Economia Aziendale presso l’Universita Bocconi di Milano, ha conseguito il Ph.D in Economia Aziendale e Management presso la medesima Università. Professore ordinario di Economia Aziendale e di Business Model Innovation presso l’Università LUM, dove ha ricoperto altresì la carica di Preside della Facoltà di Economia e di Prorettore all’internazionalizzazione. Docente di Strategia Competitiva presso l’Università Bocconi di Milano. Fellow presso la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi dove ha diretto programmi nazionali e internazionali. Ha partecipato al Global Colloquium for Participant Centered Learning presso la Harvard Business School di Boston nel 2011. È stato Visiting Scholar presso il Dipartimento Connection Science del MIT di Boston nel 2019. Presidente di LUM Strategy Innovation. Membro del Comitato di Governo di LUM Enterprise. Membro del Consiglio di Sorveglianza del programma FESR 2021-27 della Regione Puglia.

9.15 > 9.30

Digital Strategy Innovation

Le singole imprese e le filiere produttive a cui pertengono dovranno concentrarsi sull’innovazione tecnologica di processo e prodotto abilitata dalla trasformazione digitale, ma anche e soprattutto sull’innovazione strategica di modello di business. La sfida strategica da vincere non è tanto fare meglio, ossia più efficacemente ed efficientemente, le stesse cose, ma fare cose diverse o farle in modo diverso.

La ricerca alla base del SIF Bari 2023 ha identificato 22 business models innovativi abilitati dalla trasformazione digitale in atto che possono essere raggruppati in 4 meta digital business models: data-driven, platform, smart factory e servitization.

Carlo Bagnoli è Professore ordinario di Innovazione Strategica presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia. È fondatore e direttore scientifico di VeniSIA – Venice Sustainability Innovation Accelerator, Strategy Innovation Srl, Digital Strategy Innovation Srl, LUM Strategy Innovation Srl, Strategy Innovation Master e Strategy Innovation Forum. Tra gli altri ruoli, è anche Coordinatore di Fondazione UniVeneto, membro del Comitato di gestione e Presidente del Comitato tecnico scientifico della R.I.R. di Regione del Veneto “Smart Destinations in The Land of Venice – 2026”. È inoltre membro del Comitato di Sorveglianza del POR FESR 2021-2027 della Regione del Veneto in rappresentanza delle Università, del Comitato Scientifico della Philosophy & Business Unit dell’Università Vita-Salute San Raffaele e dell’Editorial Advisory Board del Journal of Business Model. Da sempre impegnato nella ricerca scientifica a supporto delle attività d’impresa, propone in modo creativo, innovativo e provocatorio progetti di trasformazione del modello di business, adottando una metodologia altamente certificata e in continua evoluzione e aggiornamento. Autore di più di 100 articoli scientifici e 10 monografie, le cui ultime sono “Business Model Circolari” – Ed. Giappichelli e “Digital Business Model” – Ed. Springer.

Giustina Secundo, è Delegata del Rettore all’Innovazione e Terza Missione presso l’Università LUM Giuseppe Degennaro dove è Professore Ordinario di Ingegneria Economico Gestionale presso il Dipartimento di Management, Finanza e Tecnologia. E’ Responsabile Scientifico del K-Hub, Knowledge & Idea Accelerator dell’Università LUM e del Technology Transfer Office. È docente di Digital transformation e Project Management per il corso di Laurea triennale in Ingegneria Gestionale e il corso di laurea magistrale in Economia e Management. È Direttore Scientifico del Master di II livello in Trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e del Master Executive in Cyber security Management. Ha pubblicato 200 articoli su prestigiose riviste internazionali ed ha ricevuto diversi premi, quali l’ Emerald Literati Awards. Tra le monografie pubblicate: “Impresa digitale: Scenari, tecnologie Percorsi di Trasformazione Digitale” (Franco Angeli, 2021), “Imprenditorialità accademica e trasformazioni digitali” (Tab edizioni, 2020), “Project Management Canvas” (Franco Angeli, 2018). E’ stata visiting researcher presso l’Innovation Insights Lab presso la University of the Arts London (UK).

Le singole imprese e le filiere produttive a cui pertengono dovranno concentrarsi sull’innovazione tecnologica di processo e prodotto abilitata dalla trasformazione digitale, ma anche e soprattutto sull’innovazione strategica di modello di business. La sfida strategica da vincere non è tanto fare meglio, ossia più efficacemente ed efficientemente, le stesse cose, ma fare cose diverse o farle in modo diverso.

La ricerca alla base del SIF Bari 2023 ha identificato 22 business models innovativi abilitati dalla trasformazione digitale in atto che possono essere raggruppati in 4 meta digital business models: data-driven, platform, smart factory e servitization.

Carlo Bagnoli è Professore ordinario di Innovazione Strategica presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia. È fondatore e direttore scientifico di VeniSIA – Venice Sustainability Innovation Accelerator, Strategy Innovation Srl, Digital Strategy Innovation Srl, LUM Strategy Innovation Srl, Strategy Innovation Master e Strategy Innovation Forum. Tra gli altri ruoli, è anche Coordinatore di Fondazione UniVeneto, membro del Comitato di gestione e Presidente del Comitato tecnico scientifico della R.I.R. di Regione del Veneto “Smart Destinations in The Land of Venice – 2026”. È inoltre membro del Comitato di Sorveglianza del POR FESR 2021-2027 della Regione del Veneto in rappresentanza delle Università, del Comitato Scientifico della Philosophy & Business Unit dell’Università Vita-Salute San Raffaele e dell’Editorial Advisory Board del Journal of Business Model. Da sempre impegnato nella ricerca scientifica a supporto delle attività d’impresa, propone in modo creativo, innovativo e provocatorio progetti di trasformazione del modello di business, adottando una metodologia altamente certificata e in continua evoluzione e aggiornamento. Autore di più di 100 articoli scientifici e 10 monografie, le cui ultime sono “Business Model Circolari” – Ed. Giappichelli e “Digital Business Model” – Ed. Springer.

Giustina Secundo, è Delegata del Rettore all’Innovazione e Terza Missione presso l’Università LUM Giuseppe Degennaro dove è Professore Ordinario di Ingegneria Economico Gestionale presso il Dipartimento di Management, Finanza e Tecnologia. E’ Responsabile Scientifico del K-Hub, Knowledge & Idea Accelerator dell’Università LUM e del Technology Transfer Office. È docente di Digital transformation e Project Management per il corso di Laurea triennale in Ingegneria Gestionale e il corso di laurea magistrale in Economia e Management. È Direttore Scientifico del Master di II livello in Trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e del Master Executive in Cyber security Management. Ha pubblicato 200 articoli su prestigiose riviste internazionali ed ha ricevuto diversi premi, quali l’ Emerald Literati Awards. Tra le monografie pubblicate: “Impresa digitale: Scenari, tecnologie Percorsi di Trasformazione Digitale” (Franco Angeli, 2021), “Imprenditorialità accademica e trasformazioni digitali” (Tab edizioni, 2020), “Project Management Canvas” (Franco Angeli, 2018). E’ stata visiting researcher presso l’Innovation Insights Lab presso la University of the Arts London (UK).

9.30 > 10.15

Digital Strategy Innovation Funding

Leonardo Patroni Griffi è avvocato e socio dello Studio Legale Patroni Griffi, fondato nel 1840 e presente a Bari, Roma e Napoli, specializzato in International Business and Investments, Banking, Shipping, Labor, Intellectual Property, Contract, Litigation, Arbitration, Mergers and Acquisitions, Corporate, International Trade, EEC, Bankruptcy e Insurance law.
Dal 2016 è Presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata.
In ambito bancario, diverse le cariche ricoperte, tra le quali si annoverano quelle di:
– componente del Consiglio di Amministrazione della Associazione Nazionale fra le Banche Popolari;
– componente del Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Bancaria Italiana e membro del Comitato
Tecnico PNRR istituito nella stessa associazione;
– Vice Presidente e Consigliere della Luigi Luzzatti SpA;
– componente del Consiglio del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
E’, inoltre, membro de The European House Ambrosetti e componente del Comitato Guida Ricerca “Le Banche del futuro” Club Ambrosetti, nonché membro advisory di Assofintech – Milano.

Prima di assumere la Responsabilità del Fondo Italia Venture II (2018), ha maturato un’esperienza di circa 20 anni nel private equity e venture capital in IMI Fondi Chiusi SGR (Gruppo Intesa Sanpaolo), dapprima come Managing Director del Fondo Mezzogiorno (con una dotazione di 100 milioni) focalizzato sugli investimenti nelle PMI del sud e poi dal 2010 nel Fondo Atlante Private Equity (150 milioni di capitale) avente come target le PMI italiane con elevate prospettive di sviluppo. In precedenza, dal 1993 al 2001 ha lavorato per l’Istituto Mobiliare Italiano, svolgendo attività di M&A e Merchant Banking. Ricopre il ruolo di consigliere di amministrazione di diverse società partecipate, operanti nei settori e-commerce, AI, Augmented/Virtual Reality, Edutech, Martech, Medtech. Laurea in Economia e Commercio all’Università La Sapienza di Roma.

Leonardo Patroni Griffi è avvocato e socio dello Studio Legale Patroni Griffi, fondato nel 1840 e presente a Bari, Roma e Napoli, specializzato in International Business and Investments, Banking, Shipping, Labor, Intellectual Property, Contract, Litigation, Arbitration, Mergers and Acquisitions, Corporate, International Trade, EEC, Bankruptcy e Insurance law.
Dal 2016 è Presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata.
In ambito bancario, diverse le cariche ricoperte, tra le quali si annoverano quelle di:
– componente del Consiglio di Amministrazione della Associazione Nazionale fra le Banche Popolari;
– componente del Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Bancaria Italiana e membro del Comitato
Tecnico PNRR istituito nella stessa associazione;
– Vice Presidente e Consigliere della Luigi Luzzatti SpA;
– componente del Consiglio del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
E’, inoltre, membro de The European House Ambrosetti e componente del Comitato Guida Ricerca “Le Banche del futuro” Club Ambrosetti, nonché membro advisory di Assofintech – Milano.

Prima di assumere la Responsabilità del Fondo Italia Venture II (2018), ha maturato un’esperienza di circa 20 anni nel private equity e venture capital in IMI Fondi Chiusi SGR (Gruppo Intesa Sanpaolo), dapprima come Managing Director del Fondo Mezzogiorno (con una dotazione di 100 milioni) focalizzato sugli investimenti nelle PMI del sud e poi dal 2010 nel Fondo Atlante Private Equity (150 milioni di capitale) avente come target le PMI italiane con elevate prospettive di sviluppo. In precedenza, dal 1993 al 2001 ha lavorato per l’Istituto Mobiliare Italiano, svolgendo attività di M&A e Merchant Banking. Ricopre il ruolo di consigliere di amministrazione di diverse società partecipate, operanti nei settori e-commerce, AI, Augmented/Virtual Reality, Edutech, Martech, Medtech. Laurea in Economia e Commercio all’Università La Sapienza di Roma.

10.15 > 11.15

Digital Strategy Innovation People & Process

Anche se supportato da un’adeguata infrastruttura, il processo di trasformazione digitale deve essere gestito attraverso strutture organizzative dedicate, facendo attenzione che la dimensione personale del “digitale” è impegnativa almeno quanto quella tecnica.

È fondamentale adottare un approccio strategico e trasformativo assumendo un impegno a cambiare in modo sostenibile le persone, i processi, l’IT e la cultura dell’organizzazione al fine di fornire proposte di valore industriale di una nuova qualità. Le organizzazioni si trovano in un momento di opportunità strategica unica. Dovrebbero iniziare la loro trasformazione ora per sfruttarne a pieno le potenzialità.

Carlo è Director nell’area Customer Strategy & Design in Deloitte Digital. Ha più di 12 anni di esperienza nella consulenza e supporta clienti di diversi settori, in particolare Consumer, ad innovare il proprio business attraverso il digitale, con particolare focalizzazione su Customer Experience, Digital Journey e Digital Operating Model.
E’ laureato in Ingegneria Gestionale presso il Politecnico di Milano.

Laureata in Scienze economiche e sociali con un Master in Marketing & Sales e un Master di II livello in Strategy Innovation inizia la sua carriera professionale nell’ambito del marketing di L’Oréal e Best Food-Unilever.
Fin dai primi anni del suo percorso lavorativo affianca al ruolo più strettamente di marketing quello legato al new business, allargando ulteriormente gli orizzonti sul mondo del cinema, dell’editoria e del retail grazie all’esperienza maturata in The Walt Disney Co come Vice President Italia.
Sei anni più tardi entra in Gruppo Coin dove segue il rilancio strategico del Gruppo e l’acquisizione da parte dei primi Fondi.
Con la creazione della Divisione New Business all’interno di GEDI – Gruppo Editoriale l’Espresso – affronta , nel 2006 la complessa sfida del mondo editoriale e del mondo digitale.
Nel 2012 da manager diventa imprenditore , fondando PinkUp, una delle prime STI dedicata alle donne.
Da Maggio 2015 come consulente in ambito Risorse Umane fonda Key Digital-digital people hunters – in senso alla società Keystone Executive Search e poi nel Gruppo GSO apre la Divisione GSO HR Digital focalizzata su organizzazioni in evoluzione e su assessment sviluppo e ricerca di ruoli del futuro.

Anche se supportato da un’adeguata infrastruttura, il processo di trasformazione digitale deve essere gestito attraverso strutture organizzative dedicate, facendo attenzione che la dimensione personale del “digitale” è impegnativa almeno quanto quella tecnica.

È fondamentale adottare un approccio strategico e trasformativo assumendo un impegno a cambiare in modo sostenibile le persone, i processi, l’IT e la cultura dell’organizzazione al fine di fornire proposte di valore industriale di una nuova qualità. Le organizzazioni si trovano in un momento di opportunità strategica unica. Dovrebbero iniziare la loro trasformazione ora per sfruttarne a pieno le potenzialità.

Carlo è Director nell’area Customer Strategy & Design in Deloitte Digital. Ha più di 12 anni di esperienza nella consulenza e supporta clienti di diversi settori, in particolare Consumer, ad innovare il proprio business attraverso il digitale, con particolare focalizzazione su Customer Experience, Digital Journey e Digital Operating Model.
E’ laureato in Ingegneria Gestionale presso il Politecnico di Milano.

Laureata in Scienze economiche e sociali con un Master in Marketing & Sales e un Master di II livello in Strategy Innovation inizia la sua carriera professionale nell’ambito del marketing di L’Oréal e Best Food-Unilever.
Fin dai primi anni del suo percorso lavorativo affianca al ruolo più strettamente di marketing quello legato al new business, allargando ulteriormente gli orizzonti sul mondo del cinema, dell’editoria e del retail grazie all’esperienza maturata in The Walt Disney Co come Vice President Italia.
Sei anni più tardi entra in Gruppo Coin dove segue il rilancio strategico del Gruppo e l’acquisizione da parte dei primi Fondi.
Con la creazione della Divisione New Business all’interno di GEDI – Gruppo Editoriale l’Espresso – affronta , nel 2006 la complessa sfida del mondo editoriale e del mondo digitale.
Nel 2012 da manager diventa imprenditore , fondando PinkUp, una delle prime STI dedicata alle donne.
Da Maggio 2015 come consulente in ambito Risorse Umane fonda Key Digital-digital people hunters – in senso alla società Keystone Executive Search e poi nel Gruppo GSO apre la Divisione GSO HR Digital focalizzata su organizzazioni in evoluzione e su assessment sviluppo e ricerca di ruoli del futuro.

Laureata in economia e commercio entra, dopo una breve esperienza di due anni come docente a contratto presso la Facoltà di Economia de L’Aquila, entra nel mondo della Ricerca Tecnologica nel Centro Studi e Laboratori di Telecomunicazioni (CSELT), il centro di ricerca del gruppo Telecom iniziando un viaggio nel mondo delle tecnologie e dell’innovazione lungo più di 20 anni. Dapprima focalizzata sull’analisi dell’impatto economico di nuovi servizi o prodotti abilitati dalle nuove tecnologie, successivamente si è dedicata allo sviluppo degli scenari evolutivi degli ecosistemi di business determinati dalle traiettorie tecnologiche in corso, presso il Telecom Future Centre di Venezia, per poi gestire progetti ad alta intensità tecnologica su tematiche che vanno dall’IoT alla Blockchain alle smart city. Da circa un anno lavora in Sisal dapprima come Digital& Innovation Scouting manager e poi come responsabile dell’Innovation Lab, un hub di innovazione tecnologica con competenze baricentrate su Intelligenza Artificiale, AR/VR e Web 3.

Lucio Gomiero, Partner di Strategy Innovation, con un consolidato percorso professionale nel miglioramento, l’innovazione e la trasformazione di business, guidando progetti e funzioni globali, come CEO, Managing Director o membro CdA. Ha lavorato sia in aziende sia in società internazionali di consulenza di direzione: Roland Berger-Strategy Consultants, Arthur D. Little, Gruppo SME, Ferrero International, Benetton, Regione Friuli Venezia Giulia nel Turismo ed Enogastronomia. Le esperienze principali sono nei prodotti di largo consumo (food, no-food, fashion) e nel retail con progetti, quali: Piani industriali, M&A, Category Management, ridisegno organizzativo, e-commerce. È inoltre Professore aggiunto di Strategia aziendale e Business Planning presso l’Università Ca’ Foscari Venezia.

Laureata in economia e commercio entra, dopo una breve esperienza di due anni come docente a contratto presso la Facoltà di Economia de L’Aquila, entra nel mondo della Ricerca Tecnologica nel Centro Studi e Laboratori di Telecomunicazioni (CSELT), il centro di ricerca del gruppo Telecom iniziando un viaggio nel mondo delle tecnologie e dell’innovazione lungo più di 20 anni. Dapprima focalizzata sull’analisi dell’impatto economico di nuovi servizi o prodotti abilitati dalle nuove tecnologie, successivamente si è dedicata allo sviluppo degli scenari evolutivi degli ecosistemi di business determinati dalle traiettorie tecnologiche in corso, presso il Telecom Future Centre di Venezia, per poi gestire progetti ad alta intensità tecnologica su tematiche che vanno dall’IoT alla Blockchain alle smart city. Da circa un anno lavora in Sisal dapprima come Digital& Innovation Scouting manager e poi come responsabile dell’Innovation Lab, un hub di innovazione tecnologica con competenze baricentrate su Intelligenza Artificiale, AR/VR e Web 3.

Lucio Gomiero, Partner di Strategy Innovation, con un consolidato percorso professionale nel miglioramento, l’innovazione e la trasformazione di business, guidando progetti e funzioni globali, come CEO, Managing Director o membro CdA. Ha lavorato sia in aziende sia in società internazionali di consulenza di direzione: Roland Berger-Strategy Consultants, Arthur D. Little, Gruppo SME, Ferrero International, Benetton, Regione Friuli Venezia Giulia nel Turismo ed Enogastronomia. Le esperienze principali sono nei prodotti di largo consumo (food, no-food, fashion) e nel retail con progetti, quali: Piani industriali, M&A, Category Management, ridisegno organizzativo, e-commerce. È inoltre Professore aggiunto di Strategia aziendale e Business Planning presso l’Università Ca’ Foscari Venezia.

11.15 > 12.15

Data driven Business Model

Il data-driven business model è tipicamente adottato da organizzazioni che operano nel settore Customer-to-Business (C2B), ovvero mercati in cui i prodotti innovativi sono progettati e sviluppati a partire dai dati generati e raccolti come risultato dell’utilizzo del prodotto e delle interazioni prodotto-utente.

I modelli di business data-driven intendono superare il paradosso “knowledge exploitation vs. knowledge exploration” per sfruttare la conoscenza esistente generando le risorse finanziarie necessarie a esplorare nuova conoscenza (del cliente), ma nel contempo esplorare nuova conoscenza al fine di generare le risorse intellettuali necessarie a sfruttare la conoscenza esistente.

Nel 2013, ha fondato Ammagamma, azienda che opera nel campo dell’intelligenza artificiale. È autore di L’intelligenza artificiale non esiste (2023).

Il data-driven business model è tipicamente adottato da organizzazioni che operano nel settore Customer-to-Business (C2B), ovvero mercati in cui i prodotti innovativi sono progettati e sviluppati a partire dai dati generati e raccolti come risultato dell’utilizzo del prodotto e delle interazioni prodotto-utente.

I modelli di business data-driven intendono superare il paradosso “knowledge exploitation vs. knowledge exploration” per sfruttare la conoscenza esistente generando le risorse finanziarie necessarie a esplorare nuova conoscenza (del cliente), ma nel contempo esplorare nuova conoscenza al fine di generare le risorse intellettuali necessarie a sfruttare la conoscenza esistente.

Nel 2013, ha fondato Ammagamma, azienda che opera nel campo dell’intelligenza artificiale. È autore di L’intelligenza artificiale non esiste (2023).

Laureata in Informatica, Marina lavora da sempre nell’Innovazione tecnologica.
Negli ultimi 15 anni si è dedicata all’Intelligenza Artificiale e si è specializzata nel progettare i percorsi di trasformazione digitale delle Aziende per mettere a frutto il grande potenziale dei dati.
In questo contesto, la definizione di una chiara strategia di Intelligenza Artificiale è probabilmente la chiave per realizzare una trasfromazione di successo, conoscendo le difficoltà, sia di tipo hard che soft, e progettando le soluzioni in modo sistemico e calato su ogni singolo contesto aziendale, sia dal punto di vista tecnico che culturale, senza tralasciare gli impatti etici e di sostenibilità.
Attualmente in Capgemini INVENT gestisce, come parte della Enterprise Transformation, il gruppo Data, AI & Analytics che, grazie a questo approccio guidato dalla strategia, ma fortemente radicato nel dato, accompagna i Clienti in una trasformazione digitale di successo, sostenibile e realmente orientata business.

Avvocato e Partner di CRCLEX, uno studio legale specializzato nelle nuove tecnologie, diritto societario e privacy, con uffici a Milano, Padova e Torino.
Svolge l’attività di Data Protection Officer (DPO) ed è esperto dei temi legali connessi con modelli di business a forte contenuto tecnologico.
Carlo è docente di “Diritto della Privacy e di strategia dei dati” nell’Università Bocconi e al Master in Open Innovation Management dell’Università di Padova.
Autore di diversi articoli e pubblicazioni, partecipa da anni come relatore ad incontri e conferenze in Italia e all’estero. Negli anni ha dato vita ad alcune organizzazioni e startup particolarmente attive nel mondo del legal tech e dell’analisi dei dati a livello internazionale tra cui Sweet Legal Tech, Iubenda e Data Valley.
Laureato in giurisprudenza con lode nell’Università Bocconi, ha conseguito un dottorato di ricerca in diritto privato nell’Università di Padova e un LLm presso la National University di Singapore (NUS) e presso la New York University (NYU).

Laureata in Informatica, Marina lavora da sempre nell’Innovazione tecnologica.
Negli ultimi 15 anni si è dedicata all’Intelligenza Artificiale e si è specializzata nel progettare i percorsi di trasformazione digitale delle Aziende per mettere a frutto il grande potenziale dei dati.
In questo contesto, la definizione di una chiara strategia di Intelligenza Artificiale è probabilmente la chiave per realizzare una trasfromazione di successo, conoscendo le difficoltà, sia di tipo hard che soft, e progettando le soluzioni in modo sistemico e calato su ogni singolo contesto aziendale, sia dal punto di vista tecnico che culturale, senza tralasciare gli impatti etici e di sostenibilità.
Attualmente in Capgemini INVENT gestisce, come parte della Enterprise Transformation, il gruppo Data, AI & Analytics che, grazie a questo approccio guidato dalla strategia, ma fortemente radicato nel dato, accompagna i Clienti in una trasformazione digitale di successo, sostenibile e realmente orientata business.

Avvocato e Partner di CRCLEX, uno studio legale specializzato nelle nuove tecnologie, diritto societario e privacy, con uffici a Milano, Padova e Torino.
Svolge l’attività di Data Protection Officer (DPO) ed è esperto dei temi legali connessi con modelli di business a forte contenuto tecnologico.
Carlo è docente di “Diritto della Privacy e di strategia dei dati” nell’Università Bocconi e al Master in Open Innovation Management dell’Università di Padova.
Autore di diversi articoli e pubblicazioni, partecipa da anni come relatore ad incontri e conferenze in Italia e all’estero. Negli anni ha dato vita ad alcune organizzazioni e startup particolarmente attive nel mondo del legal tech e dell’analisi dei dati a livello internazionale tra cui Sweet Legal Tech, Iubenda e Data Valley.
Laureato in giurisprudenza con lode nell’Università Bocconi, ha conseguito un dottorato di ricerca in diritto privato nell’Università di Padova e un LLm presso la National University di Singapore (NUS) e presso la New York University (NYU).

12.15 > 13.15

Platform Business Model

Il platform business model rappresenta un modello di business digitale, originato dal digital operatingmodel e dal data-drivenbusiness model. Le imprese platformadottano un modello di vendita Customer-to-Customer (C2C), permettendo così interazioni che creano valore tra produttori esterni e consumatori.

I platform business models intendono superare il paradosso “produttore vs. consumatore”, in quanto i consumatori, per far si che il destinatario di beni e di servizi non si limiti al ruolo passivo di consumatore, ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo assumendo il ruolo di prosumer(crasi tra pro(ducer) e (con)sumer).

Antonio Messeni Petruzzelli è Professore Ordinario di Gestione dell’Innovazione presso il Politecnico di Bari, delegato del Rettore per la valorizzazione della ricerca e presidente dell’incubatore BINP (Boosting Innovation in Poliba). È autore di oltre 140 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali sui temi della gestione strategica dei processi di innovazione. Su questi temi ha coordinato e preso parte a diversi progetti di trasferimento tecnologico con numerose imprese nazionali e internazionali. In termini di esperienza didattica, ha svolto numerosi corsi di formazione in ambito undergraduate, post-graduate, PhD ed executive sui temi della gestione strategica dell’innovazione. Le sue ricerche sono state inoltre premiate con il Nokia Siemens Network Award in Technology Management for Innovation into the Future.

Francesca Dal Mas è Ricercatrice di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. È stata Senior Lecturer in Strategy and Enterprise presso la Lincoln International Business School dell’Università di Lincoln, Regno Unito. I suoi interessi di ricerca riguardano in particolare l’impatto delle nuove tecnologie sui modelli di business, la sostenibilità e le questioni di genere. Nonostante si occupi di tutte le tipologie di organizzazioni in molteplici settori, è specializzata nel settore sanitario. In questo ambito, collabora con primarie istituzioni internazionali tra cui Harvard Medical School, University of Stanford, University of Chicago e IHU Strasbourg. È co-chair dell’Healthcare Transformation Lab dell’Institute for Trasformative Innovation Research dell’Università di Studi di Pavia.

Il platform business model rappresenta un modello di business digitale, originato dal digital operatingmodel e dal data-drivenbusiness model. Le imprese platformadottano un modello di vendita Customer-to-Customer (C2C), permettendo così interazioni che creano valore tra produttori esterni e consumatori.

I platform business models intendono superare il paradosso “produttore vs. consumatore”, in quanto i consumatori, per far si che il destinatario di beni e di servizi non si limiti al ruolo passivo di consumatore, ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo assumendo il ruolo di prosumer(crasi tra pro(ducer) e (con)sumer).

Antonio Messeni Petruzzelli è Professore Ordinario di Gestione dell’Innovazione presso il Politecnico di Bari, delegato del Rettore per la valorizzazione della ricerca e presidente dell’incubatore BINP (Boosting Innovation in Poliba). È autore di oltre 140 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali sui temi della gestione strategica dei processi di innovazione. Su questi temi ha coordinato e preso parte a diversi progetti di trasferimento tecnologico con numerose imprese nazionali e internazionali. In termini di esperienza didattica, ha svolto numerosi corsi di formazione in ambito undergraduate, post-graduate, PhD ed executive sui temi della gestione strategica dell’innovazione. Le sue ricerche sono state inoltre premiate con il Nokia Siemens Network Award in Technology Management for Innovation into the Future.

Francesca Dal Mas è Ricercatrice di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. È stata Senior Lecturer in Strategy and Enterprise presso la Lincoln International Business School dell’Università di Lincoln, Regno Unito. I suoi interessi di ricerca riguardano in particolare l’impatto delle nuove tecnologie sui modelli di business, la sostenibilità e le questioni di genere. Nonostante si occupi di tutte le tipologie di organizzazioni in molteplici settori, è specializzata nel settore sanitario. In questo ambito, collabora con primarie istituzioni internazionali tra cui Harvard Medical School, University of Stanford, University of Chicago e IHU Strasbourg. È co-chair dell’Healthcare Transformation Lab dell’Institute for Trasformative Innovation Research dell’Università di Studi di Pavia.

Sono nata ad Alba nella terra del buon vino, del tartufo e della Nutella. Sono cresciuta correndo su e giù per le colline sognando la vita in città. Ho studiato business e marketing in Italia, in Svizzera e in SudAmerica, ma il mio vero master è stato un viaggio in autostop durato più di qualche mese. Sono tornata in Italia con un’energia incredibile e immediatamente dopo ho incontrato due ingegneri, anche loro intrepidi venticinquenni e abbiamo deciso in qualche ora di fondare Friendz. FriendZ è stata un’avventura straordinaria, tortuosa ed emozionante. Abbiamo imparato cosa significhi avere una squadra di 50 persone che ogni giorno dovevano inventarsi un lavoro, abbiamo imparato che la disciplina e l’amore per la fatica sono imprescindibili nel mestiere dell’imprenditore e che le vincite facili sono ben più pericolose delle salite conquistate a colpi di ingegno e resistenza. L’anno scorso ho avuto la chance capitata per caso di passare 30 giorni con 10 ventenni.
Lì ho capito che la mia prossima sfida e tutte le mie energie sarebbero state spese studiando la GenZ.
Così è nata Zelo, un’azienda che che indaga, osserva e scopre la GenZ in tutti i modi che può aiutando le aziende a vincere quel fraintendimento generazionale di un mondo che viaggia veloce come il vento e che si ha il timore di surfare senza pregiudizi.

Attilio Somma è attualmente responsabile dello scouting tecnologico e delle attività di innovazione di prodotto per TIM Enterprise con focus sul portafoglio delle soluzioni di Cloud ed AI.
La sua esperienza nel gruppo Telecom Italia lo ha visto ricoprire vari ruoli sia in Italia sia all’estero: dal 2004 al 2010 ha assunto la responsabilità di VP dell’Innovazione e delle partnership per l’implementazione di nuovi servizi business e consumer; nel 2010 è stato responsabile MKTG in Etecsa Cuba; rientrato in Italia ha ricoperto i ruoli di Business Positioning VP in Strategy di TIM e poi di Innovation VP, seguendo il lancio di importanti progetti quali il 5g.

Nel 2019 ha assunto il ruolo di Chief Strategic Marketing Business Development per Sparkle, la società wholesale internazionale del gruppo TIM, nel 2020 di nuovo nel Gruppo TIM come VP Partnership & Alliances.

Nel 2021, dalla data della sua creazione, ha ricoperto il ruolo di Head of Communication, Partnership e delle soluzioni innovative in Noovle, Cloud Company del Gruppo TIM.

Attilio Somma vive a Roma, laureato in Ingegneria con MBA allo Stoa ed Executive Master in Strategy&Finance alla Luiss

Sono nata ad Alba nella terra del buon vino, del tartufo e della Nutella. Sono cresciuta correndo su e giù per le colline sognando la vita in città. Ho studiato business e marketing in Italia, in Svizzera e in SudAmerica, ma il mio vero master è stato un viaggio in autostop durato più di qualche mese. Sono tornata in Italia con un’energia incredibile e immediatamente dopo ho incontrato due ingegneri, anche loro intrepidi venticinquenni e abbiamo deciso in qualche ora di fondare Friendz. FriendZ è stata un’avventura straordinaria, tortuosa ed emozionante. Abbiamo imparato cosa significhi avere una squadra di 50 persone che ogni giorno dovevano inventarsi un lavoro, abbiamo imparato che la disciplina e l’amore per la fatica sono imprescindibili nel mestiere dell’imprenditore e che le vincite facili sono ben più pericolose delle salite conquistate a colpi di ingegno e resistenza. L’anno scorso ho avuto la chance capitata per caso di passare 30 giorni con 10 ventenni.
Lì ho capito che la mia prossima sfida e tutte le mie energie sarebbero state spese studiando la GenZ.
Così è nata Zelo, un’azienda che che indaga, osserva e scopre la GenZ in tutti i modi che può aiutando le aziende a vincere quel fraintendimento generazionale di un mondo che viaggia veloce come il vento e che si ha il timore di surfare senza pregiudizi.

Attilio Somma è attualmente responsabile dello scouting tecnologico e delle attività di innovazione di prodotto per TIM Enterprise con focus sul portafoglio delle soluzioni di Cloud ed AI.
La sua esperienza nel gruppo Telecom Italia lo ha visto ricoprire vari ruoli sia in Italia sia all’estero: dal 2004 al 2010 ha assunto la responsabilità di VP dell’Innovazione e delle partnership per l’implementazione di nuovi servizi business e consumer; nel 2010 è stato responsabile MKTG in Etecsa Cuba; rientrato in Italia ha ricoperto i ruoli di Business Positioning VP in Strategy di TIM e poi di Innovation VP, seguendo il lancio di importanti progetti quali il 5g.

Nel 2019 ha assunto il ruolo di Chief Strategic Marketing Business Development per Sparkle, la società wholesale internazionale del gruppo TIM, nel 2020 di nuovo nel Gruppo TIM come VP Partnership & Alliances.

Nel 2021, dalla data della sua creazione, ha ricoperto il ruolo di Head of Communication, Partnership e delle soluzioni innovative in Noovle, Cloud Company del Gruppo TIM.

Attilio Somma vive a Roma, laureato in Ingegneria con MBA allo Stoa ed Executive Master in Strategy&Finance alla Luiss

13:15 > 14:30

Networking Light Lunch


14.30 > 15.30

Smart Factory Business Model

Lo smart factory business model costituisce un modello di business digitale sviluppato a partire dal phygital operating model. Le smart factories adottano il modello di vendita Business-to-Business (B2B), massimizzando così l’efficienza produttiva come risultato dell’implementazione di tecnologie avanzate.

I smart factory business models intendono superare il paradosso “produzione seriale vs. produzione singolare”, per ottenere un prodotto unico, personalizzato attraverso però un processo produttivo industriale, standardizzato.

Professore ordinario presso il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Vice Presidente del Distretto Produttivo dell’Informatica Pugliese, Responsabile Scientifico del laboratorio di ricerca SERLAB (serlab.di.uniba.it), componente dell’Osservatorio Regionale dell’Agenda Digitale Pugliese, componente del comitato tecnico dell’Osservatorio Regionale “sulle attività non autorizzate nei sistemi informativi, membro della Consulta Consortile del Consorzio Interuniversitario CINECA, membro del Consiglio Direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI), consigliere di amministrazione in molteplici startup innovative e spin off universitarie, consulente di aziende ed enti soprattutto nell’ambito di progetti di ricerca e sviluppo. Autore di oltre 120 pubblicazioni, i suoi interessi di ricerca includono Ingegneria del Software, Project Management e Cyber Security.

Vanta una lunga esperienza internazionale in aziende leader del settore Telecom e ICT in diversi ambiti: sviluppo software, ingegneria di sistema, gestione di progetti, fino alla direzione vendite. Ha lavorato a Parigi, Stoccolma, Sofia. Si è occupato di start up internazionali in ambito manifatturiero e negli ultimi prima di entrare in Lutech nel 2016 si è occupato di Cyber Security a Londra, sia in ambito Bancario che Manifatturiero. In Lutech si occupa di sviluppare innovazione attraverso le diverse acquisizioni del gruppo sia con il consolidamento del Portfolio che con nuovi progetti di Ricerca fino alla creazione del centro di R&D MILE di Bari.

Lo smart factory business model costituisce un modello di business digitale sviluppato a partire dal phygital operatingmodel. Le smart factoriesadottano il modello di vendita Business-to-Business (B2B), massimizzando così l’efficienza produttiva come risultato dell’implementazione di tecnologie avanzate.

I smart factory business models intendono superare il paradosso “produzione seriale vs. produzione singolare”, per ottenere un prodotto unico, personalizzato attraverso però un processo produttivo industriale, standardizzato.

Professore ordinario presso il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Vice Presidente del Distretto Produttivo dell’Informatica Pugliese, Responsabile Scientifico del laboratorio di ricerca SERLAB (serlab.di.uniba.it), componente dell’Osservatorio Regionale dell’Agenda Digitale Pugliese, componente del comitato tecnico dell’Osservatorio Regionale “sulle attività non autorizzate nei sistemi informativi, membro della Consulta Consortile del Consorzio Interuniversitario CINECA, membro del Consiglio Direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI), consigliere di amministrazione in molteplici startup innovative e spin off universitarie, consulente di aziende ed enti soprattutto nell’ambito di progetti di ricerca e sviluppo. Autore di oltre 120 pubblicazioni, i suoi interessi di ricerca includono Ingegneria del Software, Project Management e Cyber Security.

Vanta una lunga esperienza internazionale in aziende leader del settore Telecom e ICT in diversi ambiti: sviluppo software, ingegneria di sistema, gestione di progetti, fino alla direzione vendite. Ha lavorato a Parigi, Stoccolma, Sofia. Si è occupato di start up internazionali in ambito manifatturiero e negli ultimi prima di entrare in Lutech nel 2016 si è occupato di Cyber Security a Londra, sia in ambito Bancario che Manifatturiero. In Lutech si occupa di sviluppare innovazione attraverso le diverse acquisizioni del gruppo sia con il consolidamento del Portfolio che con nuovi progetti di Ricerca fino alla creazione del centro di R&D MILE di Bari.

Alessandro Cremonesi, Chief Innovation Officer e Executive VP di STMicroelectronics, dirige i laboratori di System Research and Applications e le iniziative di Open Innovation di ST a livello mondiale. Cremonesi ha ricoperto in ST ruoli direttivi in ambiti che spaziano dal Marketing Strategico alla R&S. Attualmente ha un ruolo primario nelle ampie iniziative della Società in campo Internet delle Cose e Intelligenza Artificiale.

Nato nel 1965 a Molfetta (BA) , Ing. la Forgia Corrado Felice è sposato e ha un figlio di 27 anni.
Diplomato all’istituto tecnico Nautico si è poi laureato in Ingegneria Meccanica all’Università degli Studi
di Bari, dopo una breve parentesi come ufficiale di complemento in marina militare, ha intrapreso la
carriera di manager industriale in multinazionali come ANSALDO, MAGNETI MARELLI, OSRAM e BOSCH.
L’Ing. la Forgia ha avuto esperienze anche all’estero (in Germania e in Austria) e da circa 10 anni ricopre
la carica di AD e General Manager di VHIT Spa Offanengo (CR), appartenente al gruppo cinese Weifu. VHIT
è un’azienda specializzata nella progettazione, produzione e vendita di componenti per powetrain
automotive.
Da Giugno 2021 è Vice Presidente di Federmeccanica con delega alla Transizione Ecologica e Tecnologica
ed è stato Vice Presidente di Confindustria Cremona con delega all’Innovazione.
Appassionato di temi riguardanti l’innovazione e le nuove tecnologie abilitanti, è anche autore, insieme a
Nicola Intini, Luca Beltrametti e Nino Guarnacci, del libro ‘La Fabbrica Connessa – La manifattura italiana
(attra)verso Industria 4’ (Edizioni Angelo Guerini e Associati S.r.l.), oltre che di articoli su riviste
specializzate sempre sul tema I4.0.
Nel 2019 è stato pubblicato ‘Ada, Alan e i misteri dell’IoT ’, scritto insieme a Nicola Intini, Raffaella
Miscioscia, Sabrina De Santis e Pierpaolo Pontrandolfo (Edizioni Angelo Guerini e Associati S.r.l.), libro
elaborato da Federmeccanica nell’ambito del progetto “Eureka! Funziona!” per la diffusione della cultura
STEM nelle giovani generazioni.

Ha pubblicato nel maggio del 2022 sul Sole 24 Ore insieme a Nicola Intini, Paola Liberace e Massimo
Chiriatti il manifesto italiano sull’intelligenza artificiale

Alessandro Cremonesi, Chief Innovation Officer e Executive VP di STMicroelectronics, dirige i laboratori di System Research and Applications e le iniziative di Open Innovation di ST a livello mondiale. Cremonesi ha ricoperto in ST ruoli direttivi in ambiti che spaziano dal Marketing Strategico alla R&S. Attualmente ha un ruolo primario nelle ampie iniziative della Società in campo Internet delle Cose e Intelligenza Artificiale.

Nato nel 1965 a Molfetta (BA) , Ing. la Forgia Corrado Felice è sposato e ha un figlio di 27 anni.
Diplomato all’istituto tecnico Nautico si è poi laureato in Ingegneria Meccanica all’Università degli Studi
di Bari, dopo una breve parentesi come ufficiale di complemento in marina militare, ha intrapreso la
carriera di manager industriale in multinazionali come ANSALDO, MAGNETI MARELLI, OSRAM e BOSCH.
L’Ing. la Forgia ha avuto esperienze anche all’estero (in Germania e in Austria) e da circa 10 anni ricopre
la carica di AD e General Manager di VHIT Spa Offanengo (CR), appartenente al gruppo cinese Weifu. VHIT
è un’azienda specializzata nella progettazione, produzione e vendita di componenti per powetrain
automotive.
Da Giugno 2021 è Vice Presidente di Federmeccanica con delega alla Transizione Ecologica e Tecnologica
ed è stato Vice Presidente di Confindustria Cremona con delega all’Innovazione.
Appassionato di temi riguardanti l’innovazione e le nuove tecnologie abilitanti, è anche autore, insieme a
Nicola Intini, Luca Beltrametti e Nino Guarnacci, del libro ‘La Fabbrica Connessa – La manifattura italiana
(attra)verso Industria 4’ (Edizioni Angelo Guerini e Associati S.r.l.), oltre che di articoli su riviste
specializzate sempre sul tema I4.0.
Nel 2019 è stato pubblicato ‘Ada, Alan e i misteri dell’IoT ’, scritto insieme a Nicola Intini, Raffaella
Miscioscia, Sabrina De Santis e Pierpaolo Pontrandolfo (Edizioni Angelo Guerini e Associati S.r.l.), libro
elaborato da Federmeccanica nell’ambito del progetto “Eureka! Funziona!” per la diffusione della cultura
STEM nelle giovani generazioni.

Ha pubblicato nel maggio del 2022 sul Sole 24 Ore insieme a Nicola Intini, Paola Liberace e Massimo
Chiriatti il manifesto italiano sull’intelligenza artificiale

15.30 > 16.30

Servitization Business Model

Il servitization business model rappresenta il modello di business digitale finale identificato come risultato della presente ricerca. Le organizzazioni che implementano la servitizzazione adottano un modello di vendita Business-to-Consumer (B2C), offrendo così un paradigma innovativo che facilita le interazioni che avvengono tra produttori e clienti al fine di rafforzare le relazioni esistenti con i consumatori e assicurarsi ulteriori entrate.

I servitization business models mirano a superare il paradosso “prodotto tangibile vs. prodotto intangibile”, per vendere le qualità intangibili dei beni materiali, ma anche le qualità tangibili dei servizi immateriali.

Imprenditore e Presidente del Carnia Industrial Park
ha una laurea in fisica e ha maturato una lunga esperienza nel settore dell’ICT attraversando le tre grandi rivoluzioni
tecnologiche: quella del PC, quella di Internet e quella del Cloud. Ha co-fondato Eurotech SpA e ne è stato l’amministratore delegato dalla sua fondazione nel 1992, fino al marzo del 2021, dedicandosi ai temi dell’innovazione,
dell’internazionalizzazione e dello sviluppo di nuovi modelli di business abilitati dalle tecnologie digitali. Oggi come imprenditore ed investitore nel deep-tech è impegnato in iniziative nei settori dei computer quantistici, della scienza dei materiali e del metaverso. Ha pubblicato recentemente il libro ‘La servitizzazione: dal prodotto al servizio per un futuro sostenibile senza limiti alla crescita’.

Mariarita Costanza, ingegnere elettronico, è co-founder e CTO di Macnil, azienda IoT fondata a Gravina in Puglia e proprietaria del marchio automotive GT Alarm, partner dei più importanti brand automobilistici mondiali.

Mariarita, che da anni collabora con il Politecnico di Bari, Università e Centri di ricerca pubblici e privati in Italia, da oltre 10 anni è impegnata a vario titolo in progetti legati al mondo delle startup: come esperta di business, investitrice, mentor del circuito Endeavor e di Startup University, Ambassador di Accelerate Italy, un’iniziativa dell’acceleratore statunitense 42N, Ambassador di GammaDonna, network rivolto allo sviluppo dell’imprenditoria femminile.
Nel 2020 ha fondato in Puglia la startup Everywhere, una società benefit con la mission di favorire un nuovo modello organizzativo per le aziende italiane ed estere, mettendo al centro e valorizzando le persone, il loro benessere e la loro crescita personale e professionale, proponendo soluzioni di lavoro ibrido su tutto il territorio nazionale, all’interno di coworking territoriali che diventano così sedi diffuse e hub di contaminazione e crescita.
Il suo obiettivo è quello di creare al Sud Italia un ecosistema produttivo e dell’innovazione, chiamato “Vivaio Digitale”, con scambi e network in tutto il mondo. E promuovere il ritorno dei talenti dall’estero nella sua #MurgiaValley

Il servitization business model rappresenta il modello di business digitale finale identificato come risultato della presente ricerca. Le organizzazioni che implementano la servitizzazioneadottano un modello di vendita Business-to-Consumer (B2C), offrendo così un paradigma innovativo che facilita le interazioni che avvengono tra produttori e clienti al fine di rafforzare le relazioni esistenti con i consumatori e assicurarsi ulteriori entrate.

I servitization business models mirano a superare il paradosso “prodotto tangibile vs. prodotto intangibile”, per vendere le qualità intangibili dei beni materiali, ma anche le qualità tangibili dei servizi immateriali.

Imprenditore e Presidente del Carnia Industrial Park
ha una laurea in fisica e ha maturato una lunga esperienza nel settore dell’ICT attraversando le tre grandi rivoluzioni
tecnologiche: quella del PC, quella di Internet e quella del Cloud. Ha co-fondato Eurotech SpA e ne è stato l’amministratore delegato dalla sua fondazione nel 1992, fino al marzo del 2021, dedicandosi ai temi dell’innovazione,
dell’internazionalizzazione e dello sviluppo di nuovi modelli di business abilitati dalle tecnologie digitali. Oggi come imprenditore ed investitore nel deep-tech è impegnato in iniziative nei settori dei computer quantistici, della scienza dei materiali e del metaverso. Ha pubblicato recentemente il libro ‘La servitizzazione: dal prodotto al servizio per un futuro sostenibile senza limiti alla crescita’.

Mariarita Costanza, ingegnere elettronico, è co-founder e CTO di Macnil, azienda IoT fondata a Gravina in Puglia e proprietaria del marchio automotive GT Alarm, partner dei più importanti brand automobilistici mondiali.

Mariarita, che da anni collabora con il Politecnico di Bari, Università e Centri di ricerca pubblici e privati in Italia, da oltre 10 anni è impegnata a vario titolo in progetti legati al mondo delle startup: come esperta di business, investitrice, mentor del circuito Endeavor e di Startup University, Ambassador di Accelerate Italy, un’iniziativa dell’acceleratore statunitense 42N, Ambassador di GammaDonna, network rivolto allo sviluppo dell’imprenditoria femminile.
Nel 2020 ha fondato in Puglia la startup Everywhere, una società benefit con la mission di favorire un nuovo modello organizzativo per le aziende italiane ed estere, mettendo al centro e valorizzando le persone, il loro benessere e la loro crescita personale e professionale, proponendo soluzioni di lavoro ibrido su tutto il territorio nazionale, all’interno di coworking territoriali che diventano così sedi diffuse e hub di contaminazione e crescita.
Il suo obiettivo è quello di creare al Sud Italia un ecosistema produttivo e dell’innovazione, chiamato “Vivaio Digitale”, con scambi e network in tutto il mondo. E promuovere il ritorno dei talenti dall’estero nella sua #MurgiaValley

Giacomo Tesolin è un dirigente con oltre 20 anni di esperienza internazionale in Asia, Europa e US, in ruoli di leadership nel marketing, digital transformation, vendite e business development presso Unilever e Philips. Ora Senior Vice President Marketing presso Stiga, leader europeo nella produzione e distribuzione di prodotti per cura del verde e del giardino, con sede in Italia.
Membro dello Stiga Group Executive Team e responsabile di tutte le attività di Marketing e di prodotto del gruppo quali: Brand Portfolio Management, Category P&L Management, Direct to consumer business ed infine e’ responsabile dei team di marketing di sede e delle 15 filiali europee.

Marco Di Luzio ha iniziato il suo percorso professionale occupandosi dei temi dello sviluppo organizzativo lavorando in primarie aziende di consulenza di direzione per grandi aziende clienti nazionali ed europee.

Nel tempo il suo percorso professionale si è indirizzato sui temi del Marketing e del business development.

Ha Lavorato nella consulenza di direzione per Butera E Partners prima e in Accenture poi, si è occupato di progetti di innovazione organizzativa e reengineering dei processi per grandi aziende e pubbliche amministrazioni.

Ha lavorato allo sviluppo del mercato delle soluzioni custom di Infocert. E’ stato responsabile della Business Consulting facilitando, attraverso il supporto consulenziale, l’adozione di soluzioni verticale di Trasformazione Digitale dei clienti. Ha ricoperto il ruolo di Direttore Marketing in Infocert rafforzando il posizionamento dall’azienda sul mercato nazionale. Ha sviluppato un approccio di product marketing partendo dalle soluzioni custom sviluppate da Infocert. Ha lavorato al processo di internazionalizzazione di Infocert su progetti di M&A sui mercati esteri. E’ stato Membro del Board of Directors di Camerfirma (Spain).

Oggi è Direttore Marketing di TinextaCyber una realtà composta da tre aziende (Yoroi, Corvallis, Swascan) che conta più di 800 persone 80 M€ di fatturato. Ha seguito le attività di Merger delle tre aziende ed ha avviato il lancio della struttura di Marketing. Oggi Coordina le attività di Marketing delle tre aziende, sviluppando una strategia di posizionamento del gruppo

Marco ha conseguito 1997 presso la laurea in Sociologia dell’economia dell’organizzazione e del lavoro presso l’Università di Roma La Sapienza. Nel 2019 a conseguito Executive MBA presso Tor Vergata Roma. Ha inoltre partecipato a programmi di formazione presso SDA Bocconi e MIT – Sloan School of Management (Boston – USA).

Giacomo Tesolin è un dirigente con oltre 20 anni di esperienza internazionale in Asia, Europa e US, in ruoli di leadership nel marketing, digital transformation, vendite e business development presso Unilever e Philips. Ora Senior Vice President Marketing presso Stiga, leader europeo nella produzione e distribuzione di prodotti per cura del verde e del giardino, con sede in Italia.
Membro dello Stiga Group Executive Team e responsabile di tutte le attività di Marketing e di prodotto del gruppo quali: Brand Portfolio Management, Category P&L Management, Direct to consumer business ed infine e’ responsabile dei team di marketing di sede e delle 15 filiali europee.

Marco Di Luzio ha iniziato il suo percorso professionale occupandosi dei temi dello sviluppo organizzativo lavorando in primarie aziende di consulenza di direzione per grandi aziende clienti nazionali ed europee.

Nel tempo il suo percorso professionale si è indirizzato sui temi del Marketing e del business development.

Ha Lavorato nella consulenza di direzione per Butera E Partners prima e in Accenture poi, si è occupato di progetti di innovazione organizzativa e reengineering dei processi per grandi aziende e pubbliche amministrazioni.

Ha lavorato allo sviluppo del mercato delle soluzioni custom di Infocert. E’ stato responsabile della Business Consulting facilitando, attraverso il supporto consulenziale, l’adozione di soluzioni verticale di Trasformazione Digitale dei clienti. Ha ricoperto il ruolo di Direttore Marketing in Infocert rafforzando il posizionamento dall’azienda sul mercato nazionale. Ha sviluppato un approccio di product marketing partendo dalle soluzioni custom sviluppate da Infocert. Ha lavorato al processo di internazionalizzazione di Infocert su progetti di M&A sui mercati esteri. E’ stato Membro del Board of Directors di Camerfirma (Spain).

Oggi è Direttore Marketing di TinextaCyber una realtà composta da tre aziende (Yoroi, Corvallis, Swascan) che conta più di 800 persone 80 M€ di fatturato. Ha seguito le attività di Merger delle tre aziende ed ha avviato il lancio della struttura di Marketing. Oggi Coordina le attività di Marketing delle tre aziende, sviluppando una strategia di posizionamento del gruppo

Marco ha conseguito 1997 presso la laurea in Sociologia dell’economia dell’organizzazione e del lavoro presso l’Università di Roma La Sapienza. Nel 2019 a conseguito Executive MBA presso Tor Vergata Roma. Ha inoltre partecipato a programmi di formazione presso SDA Bocconi e MIT – Sloan School of Management (Boston – USA).

16.30 > 17.30

Beyond Digital Business Model

L’onda di innovazione digitale ha permesso la nascita di imprese champions quali Microsoft, Apple, Amazon, Google e Facebook, ma anche Alibaba e Tencent. La loro capacità d’innovazione ha però iniziato a mostrare dei limiti che sono stati riconosciuti anche dal co-fondatore di PayPal, Peter Thiel, che già nel 2011 affermava, con un chiaro riferimento a Twitter: “We wanted flying cars and we got 140 characters”.

Oggi siamo di fronte al montare di una nuova onda d’innovazione: il deep tech. Il deep tech non è una nuova tecnologia, ma un nuovo approccio all’innovazione aziendale. Essa è potenzialmente in grado di avere un impatto sul business e sulla società pari o superiore a quello creato dall’avvento di Internet.

Giovanni Schiuma è Professore Ordinario in Ingegneria Gestione, e coordinatore del corso di studio in Ingegneria Gestionale della LUM Giuseppe Degennaro.
Giovanni è un accademico e consulente riconosciuto come uno dei principali esperti internazionali nella gestione strategica della conoscenza e del capitale intellettuale per la trasformazione digitale e la creazione del valore delle organizzazioni, e nell’applicazione dei processi creativi e delle arts driven innovation per lo sviluppo organizzativo. È un formatore, facilitatore e comunicatore capace di ispirare e coinvolgere, con un’ampia esperienza nella gestione di progetti di ricerca e nel coordinamento di gruppi di lavoro. Ha una mentalità creativa, aperta, internazionale ed innovativa, ed una rete di relazioni internazionali. È un appassionato studioso che combina il pensiero speculativo con l’applicazione concreta e finalizzata dell’attività di ricerca per il miglioramento della capacità di creazione del valore sostenibile dei sistemi organizzativi.

Dal 2013 al 2015 è stato Full Professor in ArtsBased Management e diretto il centro di ricerche ‘Innovation Insights Hub’ presso l’University of ArtsLondon (UK). Dal 2002 al 2021 è stato professore associato presso l’Università della Basilicata, dove ha fondato e diretto il center for Value Management (LIEG) e dal 2018 al 2021 il CLabUnibas. Dal 2010 è Fellow della Royal Society of Arts ed è membro di numerose società accademiche internazionali. Ha un’ampia ed articolata esperienza internazionale avendo coordinato progetti europei e lavorato tra le altre istituzioni internazionali con l’University di Cambridge, con il Ministero della Cultura e dell’Educazione della Finlandia, con le agenzia nazionale della ricerca della Lituania, del Regno Unito, della Finlandia e dell’Australia, con l’agenzia di sviluppo economico IAC della Scozia, con la Scuola del Governo di Dubai, con il Qatar Leadership Center, ed avendo ricoperto il ruolo di Visiting Professor presso numerose università internazionali tra le quali in particolare: Liverpool Business School; Graduate School of Management, St Petersburg University; Cambridge Service Alliance – University of Cambridge; Cranfield School of Management; Tampere University of Technology; University of Kozminski; Al AkhwaynUniversity. Ha pubblicato oltre 200 pubblicazioni internazionali ed è capo editore di due riviste scientifiche internazionali: “Knowledge Management Research and Practice” e “Measuring Business Excellence”.

Laurea in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino. Dopo importanti esperienze in gruppi multinazionali e primarie aziende italiane nei settori dell’automotive, dei sistemi di produzione e del packaging, viene chiamato nel 2004 dal compianto Presidente Ing. Chivilò Renato a dirigere il gruppo Uteco, inizialmente come Direttore Generale, poi come CEO e infine Group Executive Chairman e secondo azionista dopo l’acquisizione da parte di NB Renaissance.

L’onda di innovazione digitale ha permesso la nascita di imprese champions quali Microsoft, Apple, Amazon, Google e Facebook, ma anche Alibaba e Tencent. La loro capacità d’innovazione ha però iniziato a mostrare dei limiti che sono stati riconosciuti anche dal co-fondatore di PayPal, Peter Thiel, che già nel 2011 affermava, con un chiaro riferimento a Twitter: “We wanted flying cars and we got 140 characters”.

Oggi siamo di fronte al montare di una nuova onda d’innovazione: il deep tech. Il deep tech non è una nuova tecnologia, ma un nuovo approccio all’innovazione aziendale. Essa è potenzialmente in grado di avere un impatto sul business e sulla società pari o superiore a quello creato dall’avvento di Internet.

Giovanni Schiuma è Professore Ordinario in Ingegneria Gestione, e coordinatore del corso di studio in Ingegneria Gestionale della LUM Giuseppe Degennaro.
Giovanni è un accademico e consulente riconosciuto come uno dei principali esperti internazionali nella gestione strategica della conoscenza e del capitale intellettuale per la trasformazione digitale e la creazione del valore delle organizzazioni, e nell’applicazione dei processi creativi e delle arts driven innovation per lo sviluppo organizzativo. È un formatore, facilitatore e comunicatore capace di ispirare e coinvolgere, con un’ampia esperienza nella gestione di progetti di ricerca e nel coordinamento di gruppi di lavoro. Ha una mentalità creativa, aperta, internazionale ed innovativa, ed una rete di relazioni internazionali. È un appassionato studioso che combina il pensiero speculativo con l’applicazione concreta e finalizzata dell’attività di ricerca per il miglioramento della capacità di creazione del valore sostenibile dei sistemi organizzativi.

Dal 2013 al 2015 è stato Full Professor in ArtsBased Management e diretto il centro di ricerche ‘Innovation Insights Hub’ presso l’University of ArtsLondon (UK). Dal 2002 al 2021 è stato professore associato presso l’Università della Basilicata, dove ha fondato e diretto il center for Value Management (LIEG) e dal 2018 al 2021 il CLabUnibas. Dal 2010 è Fellow della Royal Society of Arts ed è membro di numerose società accademiche internazionali. Ha un’ampia ed articolata esperienza internazionale avendo coordinato progetti europei e lavorato tra le altre istituzioni internazionali con l’University di Cambridge, con il Ministero della Cultura e dell’Educazione della Finlandia, con le agenzia nazionale della ricerca della Lituania, del Regno Unito, della Finlandia e dell’Australia, con l’agenzia di sviluppo economico IAC della Scozia, con la Scuola del Governo di Dubai, con il Qatar Leadership Center, ed avendo ricoperto il ruolo di Visiting Professor presso numerose università internazionali tra le quali in particolare: Liverpool Business School; Graduate School of Management, St Petersburg University; Cambridge Service Alliance – University of Cambridge; Cranfield School of Management; Tampere University of Technology; University of Kozminski; Al AkhwaynUniversity. Ha pubblicato oltre 200 pubblicazioni internazionali ed è capo editore di due riviste scientifiche internazionali: “Knowledge Management Research and Practice” e “Measuring Business Excellence”.

Laurea in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino. Dopo importanti esperienze in gruppi multinazionali e primarie aziende italiane nei settori dell’automotive, dei sistemi di produzione e del packaging, viene chiamato nel 2004 dal compianto Presidente Ing. Chivilò Renato a dirigere il gruppo Uteco, inizialmente come Direttore Generale, poi come CEO e infine Group Executive Chairman e secondo azionista dopo l’acquisizione da parte di NB Renaissance.

Sono un biologo sintetico di formazione che ama lavorare all’interfaccia con l’informatica. Immagino un futuro in cui la biologia sintetica consentirà economie di scopo creando catene di valore locali che agiscono a livello globale. La mia missione è sviluppare prodotti innovativi che trasformino i biologi in progettisti di DNA separando il design dalla sintesi. Sono co-fondatore e attualmente CEO di Officinae Bio, in precedenza amministratore delegato di Explora Biotech Srl, Doulix e Bright Bioworks che ho co-fondato. Mi piace insegnare e coltivare talenti, a volte come professore a contratto presso il dipartimento. di Scienze Molecolari e Nanosistemi presso l’Università Ca Foscari di Venezia. La mia carriera è iniziata sotto la supervisione del Prof. Pier Luigi Luisi presso l’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo, dal quale ho appreso l’epistemologia costruttivista che applico alla scienza e al business.

Andrea è un greentech entrepreneur e un esperto di sostenibilità e transizione energetica. È il fondatore e Chief Earth Officer (CEO) di illuminem.com, la principale fonte di informazioni sulla sostenibilità e una delle “Top Digital Media Startup nel 2022” di AngelList. Prima di illuminem è stato il Global Green Champion del Boston Consulting Group (BCG)

Sono un biologo sintetico di formazione che ama lavorare all’interfaccia con l’informatica. Immagino un futuro in cui la biologia sintetica consentirà economie di scopo creando catene di valore locali che agiscono a livello globale. La mia missione è sviluppare prodotti innovativi che trasformino i biologi in progettisti di DNA separando il design dalla sintesi. Sono co-fondatore e attualmente CEO di Officinae Bio, in precedenza amministratore delegato di Explora Biotech Srl, Doulix e Bright Bioworks che ho co-fondato. Mi piace insegnare e coltivare talenti, a volte come professore a contratto presso il dipartimento. di Scienze Molecolari e Nanosistemi presso l’Università Ca Foscari di Venezia. La mia carriera è iniziata sotto la supervisione del Prof. Pier Luigi Luisi presso l’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo, dal quale ho appreso l’epistemologia costruttivista che applico alla scienza e al business.

Andrea è un greentech entrepreneur e un esperto di sostenibilità e transizione energetica. È il fondatore e Chief Earth Officer (CEO) di illuminem.com, la principale fonte di informazioni sulla sostenibilità e una delle “Top Digital Media Startup nel 2022” di AngelList. Prima di illuminem è stato il Global Green Champion del Boston Consulting Group (BCG)

Dov’è il SIF

18 maggio 2023

Ore 17.00 > 20.00

Grande Albergo delle Nazioni

19 maggio 2023

Ore 08.30 > 17.30

Teatro Comunale Niccolò Piccinni

Per informazioni: segreteria@lumsi.it